La Trottiera la minore delle campane "consuete". Deriva il suo particolare nome dal "trotto" dei cavalli, con i quali i nobili "Patrizi" si recavano al Palazzo alle sedute del Maggior Consiglio. Anticamente i cavalli erano un mezzo di trasporto comune in città. Le vie erano erbose ed i ponti non avevano scalini, cosicchè essi potevano agevolmente varcarli.
E' curioso notare che la Trottiera continuava per parecchio tempo a suonare, e non appena essa si fermava, le porte della sala del Maggior Consiglio si chiudevano ed a nessuno era più concesso l'accedervi. La seduta si considerava aperta.
E se per un qualsiasi motivo o necessità si doveva far ritardare tale chiusura, la Trottiera continuava a suonare anche per un'ora o due, fino a quando tutti i componenti non fossero entrati. Gli eventuali ritardatari venivano comunque ammessi, ma con la perdita di un quarto di paga.
Questa campana godeva inoltre di un altro nome. "Campana drio Nona" o "Dei falii", in quanto solitamente suonava per mezz'ora continua, mezz'ora dopo mezzogiorno, e durante il tempo in cui suonava tutte le persone fallite potevano uscire di casa senza poter essere molestate o derise dagli altri cittadini o creditori.
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