" non fondero' piu' le campane papali "

chiude la bottega a pochi passi da San Pietro che produceva bronzi e campane: strangolato dalle tasse e dall' elettronica Camillo Lucenti cede la secolare attivita'

Strangolato dalle tasse e dall' elettronica Camillo Lucenti cede la secolare attivita' Nessuno vuol sentire i rintocchi in citta'

Tasse e decibel elettronici hanno messo in ginocchio l' ultimo campanaro dei papi. Ha il dente avvelenato, Camillo Lucenti, costretto a mettere in vendita la fonderia che da 5 secoli sfornava bronzi e campane a pochi passi da San Pietro. "Sono una banda di ladri e non ho paura di dirlo! Che vengano a portarmi in galera!", tuona contro i colpevoli della morte degli artigiani, in particolare di quelli dei Borghi, il serbatoio dei rilegatori, tornitori, "aggiustori", doratori e tappezzieri che da sempre hanno vissuto per le necessita' della corte pontificia e che si ritrovano all' osteria del "Bassetto" a ricordare i bei tempi. Gran parte delle campane di Roma porta la firma della sua famiglia. Anche 4 delle 5 campane di San Pietro sono state fuse dai Lucenti: le due "campanelle" di 3 e 4 quintali, la "mezzana" di 60 e soprattutto la "predica" di 10 quintali, che i romani chiamano la "chiacchierina", perche' e' sempre la' a far sentire il suo "fa" petulante a ogni ora. Le ha fuse agli inizi del XVII secolo Ambrogio Lucenti, il nipote di Girolamo, capostipite della famiglia. Erano i tempi d' oro per i Lucenti che hanno firmato le colonne del baldacchino berniniano e quasi tutto quello che c' e' di bronzo, o di metallo, in basilica, dalle statue dei santi fondatori alle cancellate, dai monumenti funebri ai tombini "a uffa", come si dice, e cioe' "ad usum Fabricae", ad uso della Fabbrica di San Pietro. "Le tasse ci hanno ammazzato. Eravamo rimasti in 5 in Italia. Presto non ci saranno piu' campanari. Ma e' giusto che una persona che guadagna 47 milioni l' anno debba pagarne 28 di 740? Che debba andarmene cosi' , a 72 anni, dopo aver lavorato onestamente per 60, come mio padre, il padre di mio padre, i loro nonni e bisnonni?". Ma il risentimento per chi ha fatto tacere "la voce di Dio" si riversa anche su quanti, per motivi economici, "hanno trasformato le chiese in bar", eliminando i campanili. Basta un sistema elettronico per disporre di un carillon di 48 campane fantasma che, col vento a favore e duecento watt per canale, svegliano un quartiere intero. "Qualche campana la volevano ormai solo i preti nelle campagne . spiega Camillo Lucenti .. Nelle citta' , le campane danno solo fastidio. Dopo aver installato l' ultima su una chiesa alla periferia di Roma, mi sono venuti a trovare alcuni abitanti chiedendomi di ridurne la potenza, gia' bassa". Il figlio di Camillo ha cercato di resistere. Si e' riciclato negli impianti elettrici e se ne va in giro per la penisola a riparar meccaniche campanarie e gli orologi da torre.

BRUNO, BARTOLONI

Archivio Storico Corriere della Sera (13-01-1994)

  • Basilica di San Pietro del Vaticano - CITTÀ DEL VATICANO: Campanes, campaners i tocs
  • CITTÀ DEL VATICANO: Campanes, campaners i tocs
  • LUCENTI, CAMILLO (ROMA) : Inventari de campanes
  • Fabricació, fosa de campanes: Bibliografia

     

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